Parte da Cosenza la riscossa dell’imprenditoria femminile. Cpi presente all’incontro promosso da Unioncamere

Riassunto

Alla Camera di Commercio di Cosenza l'incontro sull'imprenditoria femminile in provincia, tra sfide e opportunità, che ha rilevato la crescita delle imprese in rosa.

Dati confortanti per l’imprenditoria femminile in Calabria nel raffronto con un tessuto economico meridionale e nazionale non proprio lusinghiero per l’autoimpiego in rosa. Se infatti nel 2023 in Italia solo il 22% delle imprese è al femminile, il dato cresce al Sud e, nello specifico, nella provincia di Cosenza dove le aziende guidate da donne rappresentano il 23,6%, in lieve crescita (0,9%) rispetto al dato nazionale che è invece in diminuzione (segue Crotone con una crescita dello 0,5%).

In Calabria guida la classifica di maggior concentrazione delle imprese al femminile la provincia di Reggio Calabria (24,1%) dove però il dato decresce (-2,3%) rispetto alla precedente rilevazione. Nella provincia cosentina la maggior concentrazione si registra a Cosenza città, Paola, Amantea, Scalea, San Giovanni in Fiore, Belvedere Marittimo e Montalto Uffugo. Riguardo le specializzazioni settoriali, il settore più “rosa” nei territori della Camera di commercio di Cosenza risulta quello legato agli “altri servizi alla persona”, all’interno del quale circa 54 imprese ogni 100 sono guidate da donne, seguite dalle imprese del settore moda e dai servizi legati alla sanità ed all’assistenza sociale e all’istruzione.

I dati sono stati illustrati durante l’incontro “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, il roadshow promosso da Unioncamere con il diretto coinvolgimento dei Comitati per l’imprenditoria femminile e Camera di Commercio di Cosenza, lo scorso 9 maggio, per parlare di imprenditoria femminile e delle sue opportunità in provincia di Cosenza.

Tra le testimonianze ascoltate quelle di due giovani imprenditrici che grazie agli strumenti dell’autoimpiego (in particolare il finanziamento Resto al Sud) e al supporto di Invitalia e Camera di Commercio sono riuscite a creare da zero la propria impresa nella propria terra.

Due esperienze significative a cui ha fatto eco l’intervento di Giovanni Cuconato, responsabile del Centro per l’impiego di Cosenza che dà in primis il proprio contributo alla rete territoriale con i servizi di orientamento a microcredito e autoimpiego. Inoltre, ai fine della verifica della validità dei progetti, il Cpi attraverso uno sportello dedicato garantisce un supporto valido allo sviluppo delle idee imprenditoriali. «Iniziative come questa sono importanti per segnalare i servizi disponibili di politiche attive del lavoro», dice Cuconato che avverte: «Assistenzialismo e contributi non bastano, servono servizi e infrastrutture». Intanto il Centro per l’impiego di Cosenza guida la tendenza positiva: «Nell’ufficio che dirigo – conclude Cuconato – 70 dipendenti su 87 sono donne».