Il Decreto Coesione è legge. Ecco le principali novità

Riassunto

Il “Decreto Coesione” contiene interventi che si inseriscono nel quadro della revisione del PNRR e sono volti ad accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione, riducendo i divari territoriali.

La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di conversione in legge del decreto del 7 maggio 2024 n. 60, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione.

Il cd “Decreto Coesione”, già approvato dal Senato, contiene interventi che si inseriscono nel quadro della revisione del PNRR e sono volti ad accelerare e rafforzare l’attuazione degli interventi finanziati dalla politica di coesione, riducendo i divari territoriali.

In generale, il provvedimento si pone come obiettivo quello di accelerare l’attuazione della politica di coesione europea 2021-2027 nei settori strategici, tra i quali rientrano il settore dei trasporti e della mobilità sostenibile, l’energia, le risorse idriche, le infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell’ambiente, i rifiuti, il sostegno allo sviluppo e all’attrattività delle imprese, anche per la transizione digitale e verde.
Si aumentano le risorse per i contributi straordinari finalizzati a favorire la fusione dei Comuni; si introducono norme in materia di perequazione infrastrutturale del Mezzogiorno, indicando che il relativo fondo sia indirizzato al finanziamento dell’attività di progettazione e di esecuzione di interventi da realizzare nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna per infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie, portuali, aeroportuali, idriche, nonché per strutture sanitarie, assistenziali, per la cura dell’infanzia e strutture scolastiche.

Più in dettaglio, il Decreto introduce importanti novità sul fronte occupazionale.

Il decreto prevede lo stanziamento di oltre 2,8 miliardi di euro destinati alla promozione dell’occupazione, tramite il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e le risorse della Misura 5 del PNRR per le politiche attive collegate al Programma GOL.

BONUS GIOVANI

Il bonus giovani viene incontro alle aziende che intendono assumere, dal primo settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, under 35 mai occupati. Il contratto di lavoro deve essere di tipo subordinato e  a tempo indeterminato. Solo se questi requisiti sono rispettati, si prevede,  per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati (con esclusione dei premi e contributi Inail). Il bonus si traduce in un massimo di 500 euro mensili. Con l’eccezione delle assunzioni nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna che possono ottenere l’esonero di  650 euro al mese. La misura non interessa il lavoro domestico (dalle baby-sitter alle colf) e non vale in caso di apprendistato.

BONUS DONNE

E’ previsto uno sgravio al 100% anche se si assumono donne. E’ previsto un esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato, fino ad un tetto di 650 euro mensili per ciascuna dipendente donna, assunta a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025. Le lavoratrici assunte possono essere di qualsiasi età ma devono essere: prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno; oppure senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti. Anche  in questo caso l’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.

BONUS PER L’ASSUNZIONI AL SUD

Sgravi anche per le aziende che assumono nella ZES (Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno). Si prevede l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato, nel limite massimo di 650 euro su base mensile, per ciascun dipendente assunto a tempo indeterminato, dal primo settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025. L’esonero è garantito esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti nel mese di assunzione del dipendente per il quale è richiesto l’esonero. Il dipendente deve essere over 35, disoccupato da almeno 24 mesi, ed essere assunto in una sede nelle regioni Zes.

BONUS LAVORO AUTONOMO

Confermati «Autoimpiego Centro Nord» e «Resto al Sud 2.0». Beneficiari sono i giovani under 35, in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, oppure inoccupati, inattivi e disoccupati o ancora disoccupati, destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori Gol. Previsti finanziamenti per servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per l’incremento delle competenze o veri e propri sostegni all’investimento attraverso voucher ed interventi in regime de minimis.

BONUS AUTOIMPIEGO PER DISOCCUPATI

Per incentivare l’occupazione giovanile, è riconosciuto un incentivo ai disoccupati con meno di 35 anni che, tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, avviano sul territorio nazionale un’attività imprenditoriale nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.