I CPI della Calabria insieme al progetto “(Pro)Pulsioni digitali: comunità, formazione e lavoro”

Riassunto

Il Progetto si rivolge a inoccupati e disoccupati tra i 34 e i 50 anni.

E’ stato presentato a Lamezia Terme il progetto “(Pro) Pulsioni digitali: comunità, formazione e lavoro”, sostenuto dal Fondo per la Repubblica digitale e nato per favorire la transizione digitale, come da obiettivo del PNRR.

L’iniziativa – promossa da Biblioteche senza Frontiere, in partenariato con Rete delle Reti e il Sistema Bibliotecario Lametino – si pone l’obiettivo di formare gratuitamente 600 cittadini inoccupati o disoccupati del Sud Italia e, più precisamente, tra Calabria, Campania e Puglia, regioni in cui il gap tra domanda e offerta di lavoro si evidenzia maggiormente, rispetto alle altre regioni italiane.

A sottolineare quest’aspetto il dirigente di Settore per i Centri per l’Impiego area Centro, Cosimo Cuomo, per il quale, a fronte di una domanda di 25 mila posti di lavoro provenienti dalle realtà del territorio, il 43% rimane disattesa proprio a causa della mancanza di competenze adeguate e in linea con le nuove esigenze del mercato del lavoro.

Il Progetto si rivolge a un target di beneficiari compreso tra i 34 e i 50 anni, un bacino di disoccupati che, solo nel comprensorio lametino, è occupato da circa 7-8 mila disoccupati, a fronte di 21 mila iscritti al CPI di Lamezia Terme e di 40 mila inattivi.  “E’ proprio a partire da questa realtà – ha evidenziato Cuomo – si deve predisporre una strategia puntuale volta a far incrociare le attività sempre più incentrate sulle esigenze dei singoli utenti e l’operatività di questo progetto”. Una formazione digitale e trasversale, come quella messa in campo dal progetto, potrebbe fornire a circa 200 beneficiari calabresi ulteriori e fondamentali skills volti a favorirli, non solo in un eventuale inserimento ma anche nella più importante permanenza nel modo del lavoro.

E’ evidente come, in questa prospettiva, il ruolo dei CPI possa essere cruciale per fornire un valido e capillare apporto nell’intercettazione e nel contatto con i possibili destinatari del progetto, nella valorizzazione dei profili dei beneficiari e nella loro successiva connessione  con le imprese locali.

Il progetto, della durata di 15 mesi, si avvarrà dell’utilizzo di tre Ideas Box che, fornite di tutti gli strumenti necessari, permetteranno di organizzare attività anche itineranti per dare la possibilità di raggiungere anche le  popolazioni più isolate sul territorio.

Ad illustrare l’iniziativa è stato il direttore del Sistema Bibliotecario Lametino, Giacinto Gaetano, insieme a Elisabetta Barzelloni del Fondo per la Repubblica Digitale; Giuseppe Dei Righi, presidente di Reti delle Reti, che ha sottolineato l’importanza del ruolo sempre più innovativo e aggregante delle biblioteche, così come Ilaria Gaudiello, direttrice Biblioteche Senza Frontiere. Presenti all’incontro anche il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro; don Giacomo Panizza, presidente Comunità Progetto Sud e partner formativo dell’iniziativa; Alessandra Cugnetto, del Centro di ascolto Caritas diocesi di Lamezia Terme. Nel dibattito è intervenuto Tullio Rispoli, dirigente di Lamezia Europa.