A Santa Domenica di Ricadi si è svolto un incontro tra i rappresentanti del Centro per l’Impiego di Vibo Valentia, guidato dal responsabile Gianluca Contartese, e i partecipanti al progetto “Connecting Youth to the Labor Market”, promosso ed organizzato dall’associazione Euro Youth Club, che ha visto coinvolti oltre quaranta giovani provenienti da tutta Europa tra cui Spagna, Turchia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Lituania.
Il progetto, finanziato da Erasmus+, il Programma di finanziamento della Commissione europea che sostiene l’istruzione, la formazione e lo sport, mira ad affrontare la sfida della disoccupazione giovanile attraverso interventi che promuovano l’autosviluppo, lo spirito di iniziativa, un approccio non formale per migliorare e trasferire competenze utili per un corretto ingresso nel mercato del lavoro.
L’idea progettuale intende incoraggiare i giovani partecipanti a sfruttare al meglio la loro creatività e capacità di problem-solving, guidandoli attraverso il complesso mondo del lavoro. Viene offerto supporto nell’identificazione dei propri punti di forza e competenze, così come nello sviluppo di un piano di carriera in linea con i loro obiettivi e interessi. L’obiettivo a lungo termine è creare un ambiente che incoraggi i giovani imprenditori digitali a sviluppare attività in Europa e a favorirne la crescita, facilitando allo stesso tempo il processo di occupazione attraverso le tecnologie digitali.
In questo contesto si inserisce l’intervento svolto dai funzionari del Centro per l’Impiego di Vibo Valentia, Antonio Furchi e Rosa Pitocchi che, su invito dell’associazione organizzatrice, hanno illustrato ai giovani potenziali futuri imprenditori quali sono i servizi offerti dai CPI, con un breve cenno al quadro normativo regionale e nazionale in materia di lavoro, focalizzandosi su quello che è lo stato attuale del settore economico e imprenditoriale locale. La parte conclusiva dell’intervento è stata dedicata alle domande rivolte agli operatori del CpI in merito alle chiavi d’accesso per i giovani al mercato del lavoro, evidenziando le difficoltà riscontrate a livello nazionale ed europeo per la mancanza di esperienza richiesta in molte offerte di lavoro. Tale momento ha determinato un costruttivo scambio multiculturale che ha favorito la trasmissione di conoscenze, in linea con la valorizzazione dell’apprendimento non formale promosso dall’Unione Europea.