Riassunto
Il Programma interesserà 10 nuclei familiari per ogni anno di intervento, per un totale di 30 famiglie in 3 anni.
Il salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi di Cosenza ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del “Programma di Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione – P.I.P.P.I.” e la firma del relativo accordo di partenariato fra gli attori territoriali coinvolti.
Il programma, ormai avviato su scala nazionale, nasce nel 2010 come risultato della collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e Intervento In Educazione Familiare dell’Università di Padova, le dieci città italiane destinatarie del fondo della Legge 285/1997 e i servizi sociali, nello specifico di protezione e tutela dei minori (cooperative, scuole, servizi sanitari degli enti locali coinvolti). Fra le città interessate c’è Cosenza, quale comune capofila dell’Ambito Territoriale Sociale 1, con i comuni dello stesso Ambito che compongono la grande rete che ingloba diversi partner istituzionali ed anche soggetti del terzo settore.
La mission
Obiettivo di P.I.P.P.I. è quello di innovare e uniformare le pratiche di intervento nei confronti di famiglie vulnerabili – nelle quali i minori sono spesso esposti a diverse forme di negligenza – e di prevenire il rischio di maltrattamenti e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, articolando in maniera coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni del minore, tenendo in considerazione sia la prospettiva dei genitori che quella degli stessi bambini.
Ad introdurre i lavori della conferenza, moderata dalla responsabile del progetto per il Comune di Cosenza, Sofia Vetere, l’assessore alle politiche sociali, Veronica Buffone, che ha portato i saluti del sindaco Franz Caruso. Presenti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nei processi di presa in carico dei bambini e delle loro famiglie in condizioni di vulnerabilità: Stefania Greco (referente territoriale del progetto per la Regione Calabria), Rosa Talarico (per l’Asp di Cosenza), Giovanni Cuconato (responsabile del Centro per l’impiego di Cosenza), Carmela Bruno (dirigente medico dell’Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Asp), Francesca Marica (per il Tribunale per i Minorenni) e i referenti delle cooperative sociali “Maya” e “La Terra”. In sala anche alcuni sindaci dell’Ambito (Irma Bucarelli di Mendicino, Giuseppe De Santis di Rovito e Gaetano Sorcale di Dipignano), e Sisto Milito, direttore del Distretto Cosenza-Savuto, in rappresentanza dell’ASP di Cosenza.
Il ruolo del Centro per l’Impiego
Nel corso dell’incontro in Municipio è emersa la strutturata presenza del Centro per l’Impiego di Cosenza nel potenziamento della Rete Territoriale e il suo fondamentale ruolo nella promozione ed erogazione delle politiche attive e inclusive.
“Il nostro coinvolgimento in questa iniziativa nasce dall’impegno a servizio del territorio. Alla luce del riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro, il ruolo dei Centri per l’Impiego è cambiato. – ha spiegato il responsabile del Cpi di Cosenza, Giovanni Cuconato – In particolare, si è passati dal Collocamento alla promozione dei servizi e delle politiche attive per il lavoro. In quest’ottica, i Centri per l’Impiego promuovono i servizi per l’occupazione e si impegnano nel consolidamento della rete territoriale (settore pubblico e settore privato) al fine di attuare le Politiche Attive ed Inclusive del lavoro, offrire servizi e opportunità concrete a cittadini ed imprese e rafforzare i processi occupazionali e lavorativi. E di questo lavoro certosino ne è testimonianza tangibile la sottoscrizione di questo accordo di partenariato, in cui l’ente si impegna ad operare secondo le proprie competenze e le sfere d’azione”.
Come illustrato nel corso della presentazione, il Programma ha la durata di tre anni e terminerà il 31 marzo del 2026; interesserà 10 nuclei familiari per ogni anno di intervento, per un totale di 30 famiglie in 3 anni. Nelle famiglie target rientrano i genitori con figli conviventi o meno, appartenenti alla fascia di età da 0 a 11 anni, con particolare focus sulla fascia 0-6, in condizioni di vulnerabilità o fragilità.
Riguardo l’operatività del Centro per l’Impiego di Cosenza, i soggetti adulti dei nuclei individuati potranno essere inseriti nell’ambito dell’Avviso 3 del Programma GOL che prevede l’erogazione di corsi di riqualificazione professionale e l’attuazione di tirocini di inclusione sociale attraverso i relativi avvisi. Questa attività di presa in carico delle famiglie individuate sarà gestita concretamente dall’Area 2 del Cpi “Attuazione politiche attive e inclusive. Supporto nella gestione e implementazione di piani. Programmi e Avvisi per l’attuazione delle politiche attive e inclusive” di cui è referente Sonia Brindisi. “Ai fini dell’allocazione dei nuclei familiari presi in carico – prosegue Cuconato – avranno un ruolo fondamentale le attività economiche presenti sul territorio, stimolate dai referenti del gruppo territoriale”.